mercoledì 29 maggio 2013

Dirty Job numero 4 : IL VENDITORE DI ROSE (Rose Seller) In arte "ROSARIO"

Premessa importante e doverosa :

Poche persone sanno che spesso e volentieri le rose che acquistiamo dal nostro fioraio sotto casa in realtà sono state importate dall' Africa (Etiopia, Kenia, etc) o dal Sud America. Il fiore arriva dalle piantagioni africane e viene venduto in Olanda a pochi centesimi di euro, dove viene in seguito distribuito in tutta Europa. Buona parte delle rose crescono nel sud del mondo e prima di entrare nelle nostre case la rosa viene trattata decine di volte con prodotti chimici. Con questo articolo non si intende pertanto sorvolare sul giro sporco (parlo della violazione dei diritti umani delle lavoratrici africane) che può esserci dietro ciascuna rosa (è un discorso simile ai diamanti). Sicuramente ci vorrebbe maggiore informazioni in tal senso, so che esistono rose "certificate", su Internet troverete articoli che spiegano meglio e più in dettaglio di cosa parlo, e soprattutto come funziona l'intera filiera . 



"Identikit" del venditore di rose :

Solitamente di origini indiane (India, Bangladesh, Pakistan). I venditori, solitamente, acquistano all'ingrosso ai mercati generali delle grandi città quando vengono aperti al pubblico, dove riescono a spuntare prezzi bassissimi. Il motivo dell'origine indiane può essere spiegato proprio da questo, in quanto notoriamente  sono abili a mercanteggiare.
Le rose spesso sono anche gli scarti delle fiorerie, l’invenduto che per qualche strano canone di qualità i fiorai non vogliono avere nei loro negozi. Le trattative partono da tre euro l'una, e quasi sempre si arriva a pagarle un euro. (la maggioranza degli acquirenti non le acquista nemmeno). Per loro è un lavoro, pertanto non stanno chiedendo la vostra elemosina, e non la accetteranno.
Il venditore di rose è una sorta di  figura "rinascimentale, romantica", si aggira di notte sulla sua bicicletta, invisibile, sempre sorridente, gira per bar e locali, tra insulti, sguardi e parole di scherno, umile e rispettoso, a volte sicuramente un pò invandete, ma mai maleducato.



"La rosa" - evoluzione della mercanzia proposta dai Rosario's nel corso degli anni

Anni addietro il venditore di rose girava con mazzi molto appariscenti, data la voluminosità delle stesse, ne andava a discapito della quantità. Nello scatto proposto potete vedere delle "tipiche" rose vendute dai Rosario's prima dell'avvento del modello "aspira rose" (si veda foto successiva)



 
 
"Modello" aspira rose
Rose McGowan (foto sotto) è l'ideatriche del modello aspira rose, oggi brevetto internazionale. In pratica la sua bocca risucchia la rosa, la lingua avvolge i petali e li "pressa", infine la rosa viene  risputata fuori bella compatta.  Grazie a questo brevetto i Rosario's oggi possono girare tranquillamente per bar e locali con mazzi da oltre 50 rose in mano, senza doversi portare appresso dei secchi.

 



"Vittime" del venditore di rose:
 
Strano a dirsi, ma chi di noi non si è sentito vittima dei Rosario's ?
Basta fare una breve ricerca e troverete decine di blog che trattano l'argomento in modo "serio", anche su come dire di NO ai venditori di rose.
 
"Vittime" designate
 
Amanti - L'uomo (sposato, con prole, che non lascerà mai sua moglie) le compra le rose, la donna sorride ed approva (nella vana speranza che sia un piccolo passo verso una relazione seria).
 
Fidanzatini al primo appuntamento - invitabilmente il ragazzo cede e le compra la rosa, però tratta il prezzo perchè non vuole apparire nè debole nè stolto ai confronti della ragazza. Rosario chiede tre euro per una rosa, il ragazzo ne offre uno per due rose.
9 volte su 10 il volto di Rosario è questo
 
 

La trattativa, solitamente, viene concordata e chiusa con un euro.

Fidanzati consolidati - mi è capitato decine di volte, faccio l'indifferente fingendo di non vederli, chiudo gli occhi nellavana speranza che sparisca dalla mia vista. A volte serve un NO deciso, a volte basta tenere basso lo sguardo per 50 secondi netti, nel frattempo lui continuerà a guardarti senza incrociare il tuo sguardo e a parlare, bisogna solo resistere..

Coppa sposata - la situazione è problematica, qualunque vostra azione sarà per voi fonte di grosso stress. Passerete per "cicale" o per "pentiti" nel caso comprerete la rosa, taccagni e non più romantici nel caso la rifiuterete. La scelta è solo vostra, e qualcuno dovrete pur ferire.

Coppie gay - non ho conoscenze specifiche in questo settore, presumo che per Rosario non cambi assolutamente nulla.  
 

Per risolvere il "problema" alla fonte, alcuni ristoranti hanno apposto questo cartello fuori dal locale


 
 "Scatti d'autore, fashion style, marketing e pubblicità"
 
Modello Rosario - Bianco Dhoti Kurta

 

 
Cestista si allena a "glissare" i venditori di rose
 
 
 
 
I Rosario's in attesa di iniziare il proprio turno
 
 
 
 
Fanciulla apprezza il regalo di un venditore di rose, senza dare un euro a Rosario         (dopo averne spesi 600 nel negozio di moda di cui sopra)

 

 
Pubblicità "subliminale"

Ti dono un piccolo gesto, un momento romantico. Per qualche euro, con la mia bocca di rosa, trasformo la tua serata in un piacere che conserverai nell'album dei tuoi ricordi.

 

 
Rosario Dawson, direttrice marketing di Rosario's Spa

 

"Giudizi" discordanti sul lavoro del venditore di rose  (breve campionario di commenti di lettori presi da Answer, Blogs, Facebook, etc)

Provo tenerezza per i venditori di rose, sento spesso dire che vengono sfruttati, passano lunghe serate a girare per locali e prendono due soldi. Onestamente non so dire come sia giusto comportarsi. Comprare le rose significa aiutarli ma allo stesso tempo anche far ingrassare chi li manovra.

Ma ci sono ancora ragazze che apprezzano i fiori come regalo? La mia impressione è che sono diventate tutte molto più pratiche e il romanticismo è solo di facciata.
Rosario (colui che viene con le rose) è un tipo a cui gli stratagemmi non mancano. Ti stordisce con tante chiacchiere, poi dice ok, te la regalo, e la mette in mano alla ragazza. Una volta che lei ce l'ha stretta, lui ti richiede i soldi contando nel fatto che non puoi togliere la rosa dalle mani della tua lei. Ma non sanno che noi abbiamo la faccia come il kulo e la rosa gliela spezziamo e gliela ridiamo.

Se sono 2 ragazze... non necessariamente sono una coppia di amanti lesbiche !!!


Ultimamente da noi ce n'è un'invasione... ti importunano pure quando sei alla fermata dell'autobus, sola soletta, che ti deprimi per la mancanza di un uomo... per la serie "se vuoi una rosa, compratela da sola".

Che di tante persone che mi danno fastidio, i venditori di rose sono ininfluenti, comunque vendono, non rubano e non minacciano, di solito poi sono indiani o cingalesi, persone che non hanno mai creato problemi particolari di tolleranza.
Credo che un minimo di ragionamento sulla comprensione della situazione altrui, possa far capire che questi sono uomini che cercano di lavorare onestamente e non di rubare al prossimo, perciò dico che alla fine il disturbo può esistere ma non tale da agire di conseguenza.

Conclusioni

Quali sono i consigli per un buon colloquio di lavoro ?

La premessa doverosa è dire che il racket indio-cingalese è potentissimo, pertanto avrete ben poche speranze di farvi assumere da qualcuno. Dovrete sicuramente mettervi in proprio, difficile, ma non impossibile. Sicuramente è indispensabile avere qualche amico fiorista, l'ideale sarebbe un vicino di casa miliardario, per hobby coltivatore di rose a tempo perso.
 
Requisiti ideali richiesti :
 
Professionalità - dignità - cordialità - accettare i rifiuti con classe - moralità (non accettate mance, dovete vendere la merce). Siate quanto più possibili innovativi e "lungimiranti", andando a scovare potenziali acquirenti non usuali, anche i più impensabili..


 
OK il prezzo è giusto !

 
Arrivederci alla recensione del prossimo Dirty Italian JoB !
Commentate numerosi !
Shanks LeRoy
 

 

 

 


lunedì 27 maggio 2013

Dirty Job numero 3 : IL LAVAVETRI AMBULANTE (washer walking)

Il lavavetri è una presenza comune nelle grandi città, con la quale ormai gli automobilisti sono abituati a convivere. Il lavavetri attende ai semafori lo scattare del rosso, pronto a dirigersi verso i parabrezza delle auto ferme con spugna e spazzola. Trattasi di un lavoro abbastanza pericoloso, in quanto l'automobilista, dal canto suo, cerca per quanto possibile di evitarlo, con il rischio di colpirlo o peggio investirlo.


"Identikit" del lavavetri :
Generalmente uomo, il lavavetri ha spesso origini extracomunitarie (Africa, India, Nepal). L'età è molto variabile, il lavoro può essere svolto da ragazzi  molto giovani come da signori piuttosto anziani. Nonostante numerose ordinanze restrittive diramate negli ultimi anni dai Comuni di varie città d'Italia, il lavore del lavavetri non è mai sparito del tutto.
 

Oggi è ben radicata una nuova figura, ben più "tenace" delle altre, la donna rom.  Spesso le ragazze sono due e lavorano in coppia: una in direzione nord e una dalla parte opposta. Attrezzi alla mano, s’avvicinano indisturbate agli automobilisti e cominciano a lavare i parabrezza. Ciò che contraddistingue questa figura professionale, per la maggioranza, è l’"educazione"  e la cura che mostrano nei confronti del conducente e del parabrezza...



"Vittime" del lavavetri al semaforo :
Tutti i lavoratori indistintamente, il fatto di avere l'auto pulita come appena uscita dal concessionario non scoraggia questa figura professionale, pronta a scattare ad ogni rosso come se  stesse in prima fila sulla griglia di partenza di un gran premio.


Nemmeno se siete in motorino potete ritenervi al sicuro dal loro "operato"



Situazioni contingenti al lavoro del lavavetri (in particolar modo dal 2008 a tutt'oggi 2013) :
La crisi globale e le sue ripercussioni

E' doveroso aprire una parentesi sulla situazione della "regolamentazione" del lavoro del lavavetri negli ultimi anni. Da una parte abbiamo i Comuni che hanno emanato ordinanze restrittive e tolleranza zero verso i lavavetri, dall'altra abbiamo un "esercito" di persone che in un modo o nell'altro deve pur campare per vivere.
Gli effetti della crisi hanno quindi avuto un doppio risvolto, da un lato molti padri di famiglia si sono dovuti rimboccare le maniche dopo aver perso il lavoro, e reinventarsene un altro..


Dall'altro lato, l'automobilista, stanco di farsi lavare i vetri  senza la sua volontà e di sentirsi poi "obbligato", vuoi per senso morale o civico, a lasciare mance a sproposito, ha dovuto affinare strategie difensive sempre più innovative per evitare il "problema"alla fonte..



Sguardo di sfida tra conducente e lavavetri (strategia "start & stop" da distanza di sicurezza)

 


"Giudizi" discordanti sul lavoro del lavavetri (campionario di commenti di lettori preso da Internet, vari articoli di diverse zone d'Italia, blog, Facebook, quotidiani online, etc)

Sarebbe come curare una brutta malattia con un'aspirina. Il guaio va risolto alla radice: c'è una florida criminalità organizzata che sfrutta quei poveri cristi, mandandoli in strada e strappando loro il pizzo serale. Se si punta alla testa del pesce, si risolve la questione. Invece, se togli la possibilità di lavare i vetri oggi, parecchie di quelle stesse persone saranno quasi indotte a guadagnarsi il pane in altri modi: furti, scippi, rapine, spaccio di droga. L'alternativa è morire di stenti.

Secondo me sono molto utili e svolgono un'insostituibile funzione sociale nella prevenzione degli incidenti stradali. A loro interessano solo i vetri sporchi che impediscono la visibilità ai conducenti. Chi ha i vetri puliti non subirà mai nessuna pressione. Io tengo sempre sul cruscotto un cinque Euro che sporgo volentieri ringraziando per il servizio prestato. La Madonna mi protegge evitandomi incidenti da oltre dieci anni.

Vacci un po' te a pulire i vetri perchè non hai un soldo per mangiare... vacci te a farti maltrattare dalla gente... ad elemosinare per mettere insieme il pranzo con la cena... e magari dormi in un centro di accoglienza... e poi vediamo cosa ne pensi te dopo questa esperienza...
MA CHE CA....O DI DOMANDE METTETE???

Che detto cinicamente e con rassegnazione, meglio quelli che ti lavano i vetri che chi ti entra dentro casa per rubare o peggio, e poi penso che chi arriva a fare questo, e non rubare appunto forse meriterebbero un pò più di rispetto dato che, detto con elasticità mentale, anche se non pagano le tasse sono onesti perchè comunque lavorano invece di rubare.

D'accordo con la tolleranza zero, ma non solo con i lavavetri, su tutto. Se non c'è certezza della pena, la gente continua a fare quello che vuole in Italia... l'unico paese dove i rei di omicidio sono fuori dopo pochi anni, o ricevono facilitazioni di ogni tipo, mentre la gente per bene deve sgobbare e tacere... spero vivamente che lo Stato decida di applicare un po' più di rigore anche su molti altri aspetti.

Che male vi fanno scusate ? Almeno loro fano qualcosa di onesto per guadagnarsi qualche euro. Cioè, tolleranza zero contro i lavavetri, e allora verso gli spacciatori, scippatori, etc, come ci si dovrebbe comportare?

Beh certo, sarà che io non vedo il fenomeno da vicino, in quanto non ci sono qui da me (più che altro perchè non ci sono i semafori :)).

Dalle mie parti non ce ne sono per fortuna, sennò giocavo a Carmageddon

L'unica cosa che mi dispiace è che molti di loro, per trovare un'altra entrata fiscale, mi sa che si metteranno nel "lato oscuro della forza" :D e quindi le magagne vengono spostate verso altri "crimini".

Il principio della "tolleranza zero" non dovrebbe nemmeno esistere, perchè è chiaro sintomo che qualcosa non funziona; si dichiara che da un certo momento si applicherà questo criterio significa che prima la tolleranza era oltre la norma: probabilmente non si applicavano nemmeno le leggi esistenti. come dice giustamente Zippo, bisogna applicare le leggi che ci sono... il lavavetri è un lavoro in nero (credo sia più o meno assimilabile ai venditori ambulanti senza autorizzazione ), pertanto sono contro la legge, e le sanzioni previste vanno applicate, punto e basta ; se si dovesse riscontrare che le normative vigenti sono inadeguate, le si modifica, però le si deve applicare sempre, non fare finta che non ci siano. Lo stesso vale per gli spacciatori, gli scippatori etc..

Alcuni mi infastidiscono molto, soprattutto gli zingari che si ostinano a volerti lavare i vetri anche se hai il tergicristallo in movimento. Una volta una zingarella mi ha scazzottato il cofano perché non ho voluto aprire il finestrino per darle dei soldi.
La cosa assurda è che se non dai loro abbastanza ti buttano anche le monete in faccia.
Comunque non tutti sono così, mi dispiace per le persone oneste e corrette che magari sono costrette a lavare i vetri perché non trovano altro lavoro da fare. Ma li si riconosce subito, non sono insistenti come gli altri!

Guarda io sono abbastanza tollerante. Ma queste persone a volte mi fanno proprio venire i nervi! Magari hai fretta e gli dici che non vuoi farti pulire i vetri. E loro te li "lavano" o meglio sporcano lo stesso! grrrr :)

Difficile, davvero difficile giudicare. Comprensione e disponibilità credo non facciamo male a nessuno. Tutti noi abbiamo le nostre esigenze: ricordo un detto indiano che mi insegnò alle medie la mia prof. di italiano: mai giudicare un uomo, senza prima aver camminato nelle sue scarpe.
Ho detto tutto.

Se si comincia a perseguitare ogni  forma di illegalità, allora va bene... ma se si comincia dai pesci piccoli per poi fermarsi lì, non va bene. Anche se bisogna tener conto che dalle piccole illegalità si può passare alle grandi. Se nessuno avesse mai dato una lira al lavavetri o al parcheggiatore abusivo, oggi non ci sarebbero nè l'uno nè l'altro, e tantomeno un racket alle loro spalle.

Sinceramente li detesto, nel senso per la maggiore sono ragazzi con la faccia da schiaffi che più gli dici di no più ti spruzzano quell'acqua sporca che invece di pulire ti sporcano il vetro!!!!! E cmq se ce ne sono ancora in giro è perchè c'è sempre qualche sciocco che gli dà i soldi, se si vuol fare realmente del bene ai bisognosi ci sono metodi senz'altro migliori.
Della serie uno che c'è nella via dove lavoro io a Milano fà i turni del tipo due ore e poi va alla sala giochi a giocarseli, quando li finisce torna ad elemosinare!!!!
Credo che non ci dovrebbero stare. In un Paese Civile l'accattonaggio deve essere proibito!
Non sono contro le persone, poveracci, sono contro il fatto che in Italia si legalizza tutto ciò che non dà un'immagine buona del Paese.

Sono un' ottimo sistema per controllare la viabilità.
Dove ci sono loro vuol dire che il traffico è lento e ci vorrebbe una bella rotatoria!

Come potete notare, i commenti sono vari, sintomo che questo lavoro viene per lo più "disprezzato" ma poi in un certo senso è anche tollerato (le persone soprattutto, rom esclusi). Per la maggior parte la gente prova per loro un senso di pietà, a differenza del parcheggiatore abusivo che viene visto dalla maggioranza come un malavitoso, prepotente, cafone e maleducato.

Purtroppo il mercato di lavoro attualmente è saturo e chi tiene il lavoro non lo molla.
A questo va aggiunto il fatto che i semafori vanno progressivamente a diminuire, facendo posto a bellissime rotonde, e questo non contribuisce certo ad offrire incentivi di "assunzione"  per il prossimo futuro.

Pertanto i miei consigli per presentarvi al colloquio di lavoro sono di  armarvi di tanta pazienza, buona volontà e determinazione. Indispensabile avere un forte self control, gli insulti saranno all'ordine del secondo.
I pochi posti attualmente disponibili sono tutti con contratto a progetto, vi toccherà verosimilmente affiancare due nepalesi e fare la spola da una parte all'altra della carreggiata per distrarre gli automobilisti, una certa prestanza fisica è richiesta, ma diversamente dal parcheggiatore abusivo, qui non conta "intimorire" il guidatore, l'importanza è "distrarlo" quando si ferma, pertanto è lecito "abbagliarlo" con qualunque mezzo..





Arrivederci alla recensione del prossimo Dirty Italian JoB !
Grazie per la vostra lettura ! 
Shanks LeRoy

sabato 25 maggio 2013

Dirty Job numero 2 : IL PARCHEGGIATORE ABUSIVO (Gorrilla, Franalero)

IL PARCHEGGIATORE ABUSIVO - Gorrilla (España), Franelero (México)


Sunto tratto da Wikipedia :

Il parcheggiatore abusivo, altrimenti detto guardiamacchine, è una persona che esercita, senza autorizzazione, il ruolo di guardiano di veicoli in zone, per lo più pubbliche, adibite regolarmente o meno, al parcheggio.

Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, principalmente diffuso in Italia Meridionale,  dove è legato alla criminalità organizzata (camorra e mafia), è in rapida diffusione anche in alcune regioni del centro (soprattutto litoranee) e del nord, dove il parcheggio abusivo è svolto sia da italiani che da stranieri.

Considerando luoghi particolarmente frequentati (quali strade nella prossimità di spiagge, discoteche, ospedali etc), il parcheggio abusivo può fruttare anche diverse centinaia di euro al giorno ad un singolo parcheggiatore, che pagherà poi una parte del ricavato all'organizzazione criminale che gli consente di operare sul territorio.

In molti casi, il parcheggio abusivo diviene vera e propria estorsione, con minacce di danni all'autovettura o addirittura intimidazioni fisiche al conducente.

Normativa vigente in Italia sui parcheggiatori abusivi

La legge italiana punisce l'esercizio del parcheggio abusivo, qualora riconosciuto, solamente con una sanzione amministrativa, perché è spesso molto difficile dimostrare la reale estorsione. La legge 1° Agosto 2003 n. 214 che introduce il comma 15-bis dell'articolo 7 del codice della strada, stabilisce che :

« Salvo che il fatto costituisca reato, coloro che esercitano abusivamente, anche avvalendosi di altre persone, ovvero determinano altri ad esercitare abusivamente l'attività di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 726 ad euro 2.918. Se nell'attività sono impiegati minori la somma è raddoppiata. Si applica, in ogni caso, la sanzione accessoria della confisca delle somme percepite, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI. »
In diversi casi, i parcheggiatori abusivi possono risultare ufficialmente nullatenenti, quindi, anche in presenza di verbale, non pagheranno mai la sanzione. Questo rende, di fatto, impunito l'esercizio del parcheggio abusivo nella gran parte dei casi, e ne scoraggia la denuncia.
"Identikit" del parcheggiatore abusivo :

Uomo, età compresa dai 25 ai 60 anni, pulito, loquace e abile oratore, raffinato, che ispira fiducia, sguardo magnetico, fare da gentlemen, tono pacato e rassicurante.


"Vittime" del parcheggiatore abusivo :
Uomini e donne indistintamente, di varie estrazioni sociali. Preferite vittime non del luogo e possessori di un'autovettura nuova e costosa (va ricordata la loro grande abilità "oratoria"- intimidatoria). 

La cronaca recente, purtroppo, ha riportato alla luce minacce a persone diversamente abili, pertanto si può veramente affermare che nessuno sia immune dalla loro meschinità. 
La cronaca ha portato spesso alla ribalta l'evolversi di questo fenomeno nei pressi di ospedali, addirittura di cimiteri con funerali in corso.

Se abitate in centro è possibile che vi ritroviate un parcheggiatore abusivo chiedervi una "libera" "offerta" per parcheggiare dinanzi al vostro garage...

Il parcheggiatore abusivo ha un'arma a suo favore non indifferente, in quanto "vigilando" sul vostro bene incustodito può lasciarvi una spiacevole sorpresa al vostro ritorno..
Nella foto di seguito proposta potete notare i segni lasciati su  un'autovettura da un parcheggiatore abusivo a cui non è stato dato quanto richiesto !


Se non altro è servito al parcheggiatore per spezzare la monotonia di un'"intensa" giornata di lavoro. Il lavoretto deve essere durato più di una pausa caffè, come si può desumere dalla precisione delle linee tracciate, indice che sia stato utilizzato un righello.

"Segnaletica" tipica del parcheggiatore abusivo (indice di grande professionalità) :



Guardalo bene, lui vigila sulla tua auto una giornata intera !

  

"Giudizi" discordanti sul lavoro del parcheggiatore abusivo 
Campionario di commenti presi da Internet (articoli, commenti su blog, quotidiani online, Facebook; etc) :

Sono la feccia del pianeta, sorci di fogna che andrebbero eliminati.

Ma hai una vaga idea di quanti buonisti ritardati ci sono, pronti a difenderli ? Abbiamo i qualunquisti ("eeh pensa a quanto rubano ai politici"), i "misericordiosi" ("eeh poverini non hanno altri mezzi di sostentamento"), per arrivare ai più idioti di tutti, quelli che sostengono che i posteggiatori svolgono una funzione utile (un noto utento affermava che "senza di loro non avrebbe trovato parcheggio all'ospedale dove lavora la moglie", come se la sua imbecillità personale equivalesse a un bisogno collettivo).

Sono dei bastardi in combutta con le forze dell'ordine che non intervengono mai, e fanno i prepotenti con le donne. Sarebbero da menare a sangue e fustigare in piazza.

Je darebbi foco

Sono maleducati e/o malavitosi
Ho paura di loro (dopo che hanno minacciato di rigarmi la macchina se non pagavo)
Se li vedo parcheggio altrove anche se più lontano (vedi sopra perché)


5% E' povera gente che va compresa
95% Sono maleducati e/o malavitosi

Spesso dico a chi vive realtà più fortunata in termini di legalità e civiltà di stare attenti... molti dicono... la cosa non mi riguarda. Inizialmente anche il fenomeno dei parcheggiatori abusivi era circoscritto in determinate realtà... ed in queste realtà... le percentuali che ho indicato sopra erano invertite. Stiamo attenti...

E' semplice: non gli do una lira.... se, come spesso càpita, quel posteggio è anche a pagamento.
Se invece è un parcheggio gratuito, e c'è il posteggiatore abusivo.... cerco di andare da un'altra parte, o altrimenti non gli do una lira.

Direi utili, li adoro, evitano inutili giri a vuoto indicandoti subito il posto libero, pensa, al mio ritorno trovai un cartone sul parabrezza dell'auto, lo lasciò per riparare l'abitacolo dal sol leone, ricordo gli diedi 10 reais, mentre quello che tu citi fa riferimento al solito stile italiano che non passa mai.

Personalmente non sopporto i parcheggiatori abusivi, ed evito di pagarli, anche perché il loro può suonare a volte come un ricatto, per l'implicita minaccia di esporre l'auto a furto o danneggiamento. Lo considero quindi un abuso che non voglio tollerare.

***** 
Il buon samaritano non si domandò prima di soccorrere quel ferito a morte se era un imboscata per derubare anche lui. Subito gli diede i primi soccorsi. Muoviti sempre secondo lo Spirito. Dio lo sa come lo facciamo e dobbiamo rendere conto a Lui solo. Dio ti benedica.

Un buon cristiano divide le sue sostanze con chi ne ha bisogno.
Per fortuna non sono cristiano.

Io sono ebreo...................................…
***** 

*****
E' povera gente che va compresa, fa un mestiere come un altro per campà.

Da quando il pargheggiatore abusivo e' diventato un mestiere??
Il mio istinto li paragona agli zingari.....andrebbero estirpati....
 Altre soluzioni non le trovo....
*****

Ho visto una "parcheggiatrice" minacciare una ragazza con un cacciavite se non avesse pagato, forse il cacciavite era un ferro del mestiere. Al mio paese si chiama rapina a mano armata.

Di solito sono molto comprensivo con le persone, ma con i posteggiatori abusivi mi scatta un odio immenso, sono nel 99.9% periodico dei criminali prepotenti, arroganti, malavitosi con atteggiamenti mafiosi, sarebbero da prendere a calci in culo, frustati, torturati, appesi a testa in giù, smembrati e lasciati così finchè morte non sopraggiunga :sdonk: :sdonk:



"Deontologia" professionale :
Senza disturbare Kant o il codice etico dei medici, va riconosciuto che, almeno in origine, anche il parcheggiatore fosse diligente e fiero, possessore di un suo personale codice etico.



Ciò nonostante negli ultimi anni spesso è venuto a mancare anche questo codice etico, in nome del vil danaro (sfruttamento stradale estremo, auto in doppia fila, marciapiedi occupati, etc). Inevitabilmente l'inefficienza del lavoro del parcheggiatore abusivo si ripercuote su chi posteggia ed è costretto a fare  manovre straordinarie per defilarsi dall'ingorgo creatosi, e la colpa ingiustamente viene attribuita al proprietario dell'autovettura, in realtà anch'esso vittima. Questi sono i risultati



Come potete notare, come per il bagarino, trattasi di un lavoro duro, ma ben retribuito e con basso rischio insolvenza. Da un sondaggio risulta che più del 90% degli intervistati prenderebbe volentieri a manganellate i parcheggiatori abusivi, il restante 10% sarebbe più propenso ad offrire loro vitto, e i più generosi un corso di lingua italiana.

Purtroppo il mercato è attualmente abbastanza saturo, ma ogni piano regolatore che prevede la costruzione di nuove opere e di nuove aree adibite a parcheggio avrà come effetto domino la crezione di nuovi posti di lavoro.

I consigli per il "colloquio" di lavoro sono sicuramente una solida resistenza fisica, in quanto sarete esposti sia alle intemperie sia al sole cocente, e un fisico piuttosto robusto, a supporto dell'abile attività oratoria-intimidatoria, qualora non dovesse bastare.
Gradite frequentazioni  mafiose e soprattutto  precedenti esperienze lavorative come venditore di cocco o di "Folletti".

Arrivederci alla recensione del prossimo Dirty Italian JoB !
Shanks LeRoy

mercoledì 22 maggio 2013

Dirty Job numero 1 : IL BAGARINO


Dirty Job numero 1 (come da titolo) : IL BAGARINO - Ticket resale (or ticket scalping)

Sunto tratto da Wikipedia :

Il bagarinaggio è il fenomeno per cui i biglietti di un evento, in particolare concerti ed eventi sportivi, sono acquistati in blocco da un "bagarino" e poi rivenduti all'esaurimento dei posti disponibili a prezzo maggiorato, fruttando così un grosso guadagno allo stesso.

Il termine sembra possa derivare da una voce romanesca dell' Ottocento, a sua volta derivante dall'arabo baqqālīn, con il senso di "venditori al minuto". Altre ipotesi suggeriscono una derivazione inglese, dal termine bargain, trattare, mercanteggiare, o una spagnola, con significato di "marinaio salariato", cioè quel marinaio ingaggiato su una nave con il compito di rematore o di vogatore.

In Italia

Il bagarinaggio in Italia è legato soprattutto alle partite di calcio, presente da molti anni e, sebbene sia illegale la vendita maggiorata, è spesso tollerato. L'acquisto di biglietti da un bagarino può configurarsi come reato di incauto acquisto, tuttavia una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che, qualora i biglietti acquistati non abbiano provenienza illecita, non si possa configurare tale ipotesi di reato.

I prezzi dei biglietti solitamente aumentano in modo esponenziale rispetto al prezzo iniziale. Si è tentato di arginare il fenomeno, per quanto riguarda il bagarinaggio dei biglietti per le partite di calcio, attraverso l'adozione dei biglietti nominali: biglietti nei quali compare il nome dell'acquirente. Tale normativa, introdotta nel corso del 2006, si è rivelata tuttavia inefficace, vista la sua elastica applicazione e la scarsità dei controlli.

Molto rilevante il fenomeno del bagarinaggio per quanto riguarda le manifestazioni teatrali ed i concerti, esempi famosi i casi della "prima" della Scala di Milano ed i concerti dei grandi della musica i cui biglietti vengono rivenduti a prezzi sensibilmente gonfiati.


Sentenza Cassazione 20227/2006
"Non è reato comprare biglietti dai bagarini"
Acquistare dai “bagarini” i biglietti per vedere la squadra del cuore non è reato, perché i biglietti non hanno una provenienza illecita. Lo ha stabilito Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione annullando la condanna penale inflitta dal Giudice di Pace di Taranto ad un tifoso che aveva comprato fuori dallo stadio da un “bagarino” due biglietti di tribuna per assistere ad una partita del Taranto. Il tifoso era stato condannato a pagare una multa di 30 euro per il reato di “acquisto di cose di sospetta provenienza”. La Suprema Corte ha invece assolto l’imputato “perché il fatto non costituisce reato”, in quanto non si riesce a comprendere “perché i due biglietti in questione siano da ritenere di provenienza illecita”. (05 luglio 2006)"
 

La parola dei carabinieri in risposta ad un Answeriano che ha espressamente chiesto se il "bagarino" è un lavoro tutelato dalla gente :

Gentile Signore,
questa mail box è stata istituita per fornire informazioni di carattere generale all’utenza e non per finalità operative.

Peraltro questo servizio si rivolge ad un bacino di utenza di rilevanza mondiale (rispondiamo anche a coloro che ci scrivono dall’estero); quindi ben può comprendere come non sia possibile per noi sostituirci agli oltre 5000 Comandi Compagnie, Tenenze e Stazioni distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale.

La invitiamo, pertanto, a rivolgersi con fiducia alla locale Stazione Carabinieri per qualsiasi esigenza connessa con la nostra attività istituzionale.

In generale, tenga comunque presente che la Corte di Cassazione ha statuito che i biglietti dei bagarini sono da ritenersi di provenienza lecita e, pertanto, chi acquista i biglietti dai bagarini non commette reato.

Cordiali saluti

Ufficio Relazioni con il Pubblico
Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri



"Identikit" del bagarino :

Uomo, distinto, quarantenne, colto, vestito elegante, educato, poco invadente, rassicurante.


Di particolare rilevanza le spiccate doti artistiche del soggetto, come si può desumere da un'attenta analisi grafologica.


"Vittime" del bagarino :

Giovani, di varie estrazioni sociali, in maggioranza si professa fans sfegatata del gruppo in questione. Trascurabile il fatto che il biglietto dell'evento attesissimo, messo in prevendita 6 mesi prima dell'evento ed esauritosi nelle due ore successive, sia stato vanamente ricercato 2 giorni prima del concerto, con una corsa affannosa all'ultim'ora, in improbabili trattative con il bagarino.

Nella foto in seguito proposta potete notare alla vostra sinistra lo sguardo di disperazione di un fan che, abbagliato dalle abili parole del bagarino alla sua sinistra, vede il miraggio dello spettacolo che lo aspetterebbe se solo riuscisse ad entrare al concerto (peccato per lui essersi portato dietro solo 200 euro, troppo pochi per entrare in trattativa col bagarino ed accedere al terzo anello di un concerto il cui valore nominale di un biglietto primo anello centrale era di 60..)


Negli ultimi anni i bagarini hanno ampliato le loro tecniche di "vendita" al dettaglio, e soprattutto il loro giro di affari si è allargato al di fuori del calcio e dei concerti, generando vittime ignare e insospettabili tra la popolazione.

Nella foto seguente potete cogliere un mix di fede e rassegnazione nello sguardo di un gruppo di donne, dai tratti tipicamenti italiani (e dunque ben informate sui nostri usi e costumi), speranzose di riuscire ad entrare agli Uffizi la Domenica di Pasqua.



"Giudizi" discordanti sul lavoro del bagarino (commenti vari presi da Internet)

Vi chiedo aiuto contro questi stronzi. Oggi ne ho segnalati almeno 10 ad Ebay. Li odio e spero che anche voi facciate lo stesso. MORTE AI BAGARINI DI MERDA

Ma il problema + grosso è che c'è la gente che gli va dietro e li compra... perchè se non ci fosse nessuno che li prende allora si che non esisterebberò... vabbè... scusate lo sfogo...
Tranquillo che qui ne hai uno in carne ed ossa, odio il bagarino dal quale ho comprato il biglietto e odio averlo pagato tanto ma non voglio perdermelo. andranno all'inferno... e il buffo della storia è che loro (i bagarini bastardi) a cui non interessa la musica in questione la sentiranno per l'eternità giù negli inferi.

Raggazi qui è ora di mettersi tutti insieme e far qualcosa.....non facciamo come sti politici di merda che se ne lavano le mani!!!!sentiamo qualche idea , creiamo un blog, raccogliamo iscritti e poi andiamo a spaccare il culo a chi si deve!!!!! basta siamo al limite qui è legale truffare...... sarò per sempre italiano ma non so quanto ci resterò ancora in questo paese a farmi pigliare dal culo da tutti!!!!! FANCULO

Auguro a tutti coloro che stanno riempiendo le bacheche di FB (e non solo) di annunci di vendita dei biglietti per il concerto dei Coldplay, una prolungata scarica di diarrea violenta che li faccia sciogliere a livello fisiologico così come hanno fatto sciogliere le finanze nel portafoglio altrui.
P.S. : la pagherete ragazzuoli, poco ma sicuro, state attenti! Vi tengo d'occhio e se necessario vi verrò a cercare!

Ma il migliore, profondo e sentito, è il seguente :

Tra tutti mestieri della sfaccimma della gente è quello più vigliacco ed
infame. Di solito il bagarino non è altro che uno s....to della vita,
che non essendo stato capace neanche di diventare un serio malavitoso si
arrangia con parcheggio abusivo, e altre speculazioni varie. Ma mille
volte meglio lo spacciatore, 'o scippatore ngopp o motorino, che almeno
si impegna a fare bene il suo "mestiere", ho tremila volte più stima di
questi che dei bagarini di ....., che magari piangono anche miseria al
comune e allo stato e si prendono pure qualche pensione del ....o.

Ho detto.



Come potete notare, è un lavoro duro, ma qualcuno lo dovrà pur fare. Si schifano i bagarini e gli si augura l'inferno, ma solo dopo avergli rimpinguato le tasche di $$$.

Essendo un lavoro duro, è necessario essere temprati di corpo e di spirito, e dunque, qualora decideste di intraprendere il lavoro del bagarozzo, il consiglio è presentarvi al "colloquio" ben determinati e sicuri di voi stessi, un bel biglietto da visita sarebbe un abbigliamento elegante (giacca e cravatta il top), fisico tonico ed attivo ed aria decisa e sveglia, perchè colui che vi "testerà" non sarà da meno.. 


Non dimenticatevi una breve lettera di presentazione, inerente al lavoro che sognate di svolgere. Può essere redatta anche in varie lingue, la cui conoscenza costituirà una corsia preferenziale per il vostro obbiettivo, diventare BAGARINI !



Shanks LeRoy